assistenza caldaie Milano

L’assistenza caldaie è un servizio che merita notevole attenzione, per cui chiamare in causa del personale specializzato. Con le credenziali adatte a svolgere il compito commissionato al meglio. Ed è parimenti importanti richiedere un sopralluogo in tempi rapidi se si registrano alcuni segnali poco confortanti. È infatti possibile essere ingannati dalla speranza che il problema si aggiusti per suo conto.

Nella realtà dei fatti tergiversare, prendersi del tempo per capire quali provvedimenti adottare, è controproducente. Significa dare modo al problema di aggravarsi, con le inevitabili conseguenze a cui si andrà incontro. Se l’operazione sarà magari all’inizio piuttosto semplice (per un esperto!) ed economicamente poco dispendiosa, la situazione cambierà. Pertanto il consiglio è di tenere un approccio attivo, intraprendente, onde evitare seri rischi. Agire con rapidità è essenziale, soprattutto durante la stagione invernale. Lì, se i disagi continuano, bisognerà muoversi al più presto.

Assistenza caldaie: le criticità più frequenti

Il disagio più comunemente avvertito è quello della mancata accensione. Stabilire quale sia la ragione, senza manco aver esaminato la situazione, risulta abbastanza complicato. Anzi, faremmo prima a dire impossibile. In via preliminare sarebbe opportuno esaminare il sistema. Difatti, le risposte tendono a mutare in relazione alle circostanze. Provando a riassumere, nel corso dell’assistenza caldaie Milano è facile riscontrare criticità nei seguenti elementi:

  • gas di scarico. Con l’avanzare del tempo tendono a provocare usure e far scattare il blocco di sicurezza, pure senza nessun allarme. Inoltre, polveri, nidi e foglie intasano lo scarico di frequente. Le caldaie di nuova generazione sono provviste della sonda, cosicché la temperatura sia perennemente tenuta sotto controllo. A ogni modo, in circostanze simili, il sistema rimane bloccato finché un professionista non viene a sostituire la sonda;
  • blocco di sicurezza. I disagi possono pure derivare da anomalie rilevate da altri dispositivi. In tal caso, ciascun impianto indica sul display il relativo codice di difformità. Qui ci limitiamo a ribadire lo stesso suggerimento impartito per i gas di scarico. Anziché commettere azioni affrettate è preferibile interpellare personale competente. Egli avrà la formazione e gli strumenti adeguati a farvi fronte;
  • scheda elettrica. Chi ha un minimo di conoscenza in materia, sa come rappresenti il cuore pulsante. È, infatti, la componente abilitata a gestire tutte le funzioni principali nei modelli di recente uscita. E se subisce danni? Son dolori. Difatti, l’intero meccanismo può arrestarsi. Nella migliore delle ipotesi, il disguido dipende da un fusibile bruciato. La peggiore? Beh, è facile immaginarsela…;
  • Ha il compito di scaldare l’acqua, poi incanalata verso i sanitari o i termosifoni. La ruggine o il calcare finiscono talvolta per impedirne il regolare afflusso; 
  • In assenza di elettricità per accendere la fiamma, o il bruciatore si intasa, il gas può smettere di bruciarsi.

Se perde acqua

In linea di massima, tra i peggiori disguidi riscontrabilu c’è sicuramente la perdita d’acqua. Sebbene si possa trattare di piccole gocce, è fondamentale prestare attenzione. Del resto, è un segnale che qualcosa stenta a quadrare. In principio è, magari, un fattore di minore entità, onde evitare di aggravare la situazione conviene comunque adoperarsi alla svelta.

Per prima cosa, va accertata la pressione della caldaia. Se corretta deve aggirarsi su 1,5 bar o perlomeno aggirarsi tra 0,8 e 1,5 bar. L’analisi va eseguita in maniera diversa a seconda di qual è il modello in questione:

  • se vecchio fa fede il manometro;
  • se moderno tocca guardare al display, indicante il valore numerico.

Oltre alla pressione c’è di più

A parte la pressione in sé, durante l’assistenza caldaie vanno presi in considerazione diversi altri aspetti. Se i parametri dei termosifoni sono configurati correttamente e non funzionano, il disagio può dipendere da una delle seguenti cause:

  • L’acqua fatica a girare bene in caso di depositi. Al sopraggiungere dell’autunno si suggerisce di sottoporre il termosifone alla manutenzione ordinaria. Ponendo il caso che ci sia sporcizia interna, allora tocca spurgare. Se non si possiedono competenze specifiche, anziché sfidare la sorte, conviene andare sul sicuro. Tradotto: chiamare un esperto;
  • pressione bassa. Già menzionata, la pressione troppo bassa (o troppo alta) della caldaia causa talvolta disagi;
  • bolle d’aria. Delle fastidiose bolle d’aria possono venirsi a creare nello sfiato del termosifone e di conseguenza far spegnere il calorifero.